Published On: 23 Gennaio 2021Categories: Consigli e Trucchi, Tecniche di Pesca

La pesca del black bass ha una prerogativa fondamentale a confronto con tutte le altre, quella di essere molto versatile e di avere un bagaglio di tecniche a disposizione molto ampio per insidiare questo splendido predatore.

Il comportamento del bass cambia spesso, anche di ora in ora durante una singola giornata di pesca… quindi possiamo bene immaginare durante tutto l’arco dell’anno quanti comportamenti differenti andremo a incontrare.

Vediamo di fare una panoramica delle tecniche principali da utilizzare per la cattura del black bass in base al suo comportamento e alla sua posizione durante l’arco dell’anno :

 

PITCHING : il pitching è una delle tecniche più utilizzate dai pescatori di bass di tutto il mondo, questa tecnica si può utilizzare per quasi tutto l’arco dell’anno e in qualsiasi condizione di acqua, con buoni risultati.
In parole povere il pitching è un lancio silenzioso e preciso effettuato a ridosso degli ostacoli dove il bass si rifugia in attesa di una preda, ma restando a debita distanza dall’ostacolo.
Effettueremo lanci continui e mirati, cercando di non spaventare il bass in agguato, e recuperare l’esca a saltelli sul fondo o facendola strisciare fin sotto la barca (o i nostri piedi).
Possiamo fare pitching con tutto, la gomma piombata e il jig sono sicuramente il top, seguiti dallo spinnerbait.
Useremo canne da casting di lunghezza superiore ai 6’6” piedi, con grammature fino a 1 oz., azione mh con vettino morbido per non perdere in precisione, ma con una buona riserva di potenza alle spalle per togliere il bass dagli ostacoli prima possibile.

 

FLIPPING : Tecnica parente del pitching, ma con alcune caratteristiche particolari, il flipping è un lancio DENTRO all’ostacolo, direttamente nella tana del bass, si effettua con il filo in mano a pochi metri dalla zona che vogliamo sondare con l’aiuto di canne potenti e fili robusti, depositiamo l’esca all’interno della zona dove crediamo il bass si sia rifugiato.
E’ una tecnica ottima nella stagione calda quando il bass è molto infrascato e nascosto nelle coperture più fitte, in presenza di acqua torbida o velata, poichè essendo molto vicini alla tana del bass non ci possiamo permettere di essere visti rovinando l’agguato.
Useremo canne azione H  lunghe 7 e più piedi che lanciano anche 1 e mezzo o più di peso, fili da 18 o più libbre fluorocarbon possibilmente o anche trecciati.

 

RUN & GUN : Il run e gun ( dall’inglese corri e spara ) è una tecnica inventata dagli americani per coprire tanta acqua e cercare pesce attivo durante una giornata di pesca.
Si effettua principalmente dalla barca, si effettuano lanci continui e recuperi veloci alla ricerca di pesce in attività, il motore elettrico deve sempre essere in moto e spostare la barca per battere tanta acqua e con tanti lanci in poco tempo.
Le esche regine sono principalmente 3 : spinnerbait, crankbait e hard jerkbait.
E’ una tecnica non facile da utilizzare ma rende moltissimo soprattutto nei mesi in cui il bass è in cerca di cibo in spazi aperti, come la primavera e l’autunno.
Si usano canne dedicate per le tre esche prima menzionate, mulinelli con recuperi veloci e tanta tanta velocità!

 

SKIPPING : Tecnica strana ma molto redditizia, ricordate quando da piccoli si lanciavano i sassi nell’acqua per vedere quanti saltelli si riuscivano a fare?
Beh immaginiamo di avere davanti alberi e foglie che non ci permettono un lancio a flipping o a pitching, con un piccolo spazio al di sotto dove sappiamo che un’esca può passare…ma non sappiamo come!
Bene lo skipping ci viene in aiuto, consiste nel far saltellare l’esca sul pelo dell’acqua per raggiungere la zona più infrascata della struttura con silenziosità e discrezione.
Si utilizzano principalmente canne da spinning, con azione MH e esche dritte e pesanti, assolutamente spiombate, caricheremo la canna e con una frustata spareremo letteralmente al di sotto della cover la nostra esca nella speranza di trovare un pesce in agguato.
Tecnica perfetta in estate, primavera inoltrata e autunno, acque chiare o leggermente velate.

 

FINESSE : il finesse è la tecnica per acque chiare e pesci difficili per eccellenza, consiste nel ridurre al minimo la nostra attrezzatura(  filo, amo, piombatura ecc.) per dare all’esca la massima naturalità possibile.
Si utilizzano lanci precisi e molti silenziosi, recuperi lenti o addirittura fermi, canne leggere, mulinelli da spinning, fili sottili, piombatura appena sufficiente e esche piccole con colorazioni naturali.
E’ ottima in inverno e in tutti i casi in cui il pesce subisce molta pressione di pesca o comunque è restio nell’attaccare le nostre esche.

 

PESCA A VISTA : Tecnica divertente e molto selettiva consiste nel trovare i bass che si aggirano a ridosso della superficie, e “provare”a catturarli, magari selezionandone la taglia.
Il problema di questa tecnica è che spesso quando noi avvistiamo i bass, anche loro ci hanno visti e quindi diventano molto difficili da catturare.
Io uso esche dritte e piccole con zero piombo, filo sottile, una volta avvistato il bass provo a lanciargli qualche decina di centimetri davanti l’esca e osservo il suo comportamento, spesso parte come un missile e inghiotte l’esca, altre volte invece si blocca di colpo e ti fa restare con il fiato sospeso, altre volte purtroppo scappa via come fulmine!
E’ una tecnica ideale per la stagione calda, ma molto appassionante.

 

TOPWATER : Ho lasciato per ultima questa tecnica, poiché è una delle più emozionanti e più spettacolari del panorama tecniche di pesca al bass.
La pesca topwater spesso ha permesso a molti appassionati di innamorarsi del black bass da subito, infatti il bass è un pesce molto attivo in superficie e effettua poderose e spettacolari cacciate da cardiopalma.
Da fine primavera a metà autunno il bass è molto attivo in superficie, esistono esche dedicate che non scendono sul fondo, ma navigano in superficie e attirano l’attenzione del bass.
In certi casi come con popper, walk n’dog lures saremo noi ad animarle, mentre in casi come il buzzbait, basterà lanciare e recuperare.
E’ una tecnica bellissima che regala emozioni indimenticabili, vedere un grosso bass che caccia in superficie è uno spettacolo fantastico che ti entra dentro e non ti lascia più, altrettanto bello sarà quando lo rimetteremo in acqua per ridargli la libertà, ringraziandolo con un arrivederci alla

 

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